CANTA , SPIRITO, CANTA - BOIS SAUVAGE


 

Con "Canta, spirito, canta" abbiamo terminato la trilogia di Bois Sauvage di Jesmyn Ward , e posso dirvi che quest'ultimo è quello che mi è rimasto più impresso, come un tatuaggio sotto pelle.
Questa è la storia di Jojo, tredici anni, che cerca di capire cosa vuol dire diventare un uomo . Vive con la madre Leonie , la sorellina Kayla e il nonno Pop, che si prende cura di loro e della nonna Mam, in fin di vita. Leonie è una presenza incostante nella vita della sua famiglia; quando Micheal , il padre di Jojo e di Kayla , esce di prigione , Leonie parte con i figli per andarlo a prendere e ci sarà una svolta : sarà un viaggio necessario per la comprensione delle emozioni e dei rapporti.
La Ward di ha abituati al suo stile crudo, irruento e allo stesso tempo poetico,
Varie emozioni contrastanti percorrono la sua penna come la freddezza di una madre verso il proprio figlio e allo stesso tempo il calore di un fratello verso la propria sorellina, la violenza di uno schiaffo contro la dolcezza di un abbraccio; veri e propri contrasti si percepiscono con la penna di quest'autrice, cosi com'è la vita : amara, cruda ma che sa regalarti anche momenti di dolcezza e di calore.
Ho amato la Ward per la sua autenticità senza il bisogno di scrivere favolette in cui le persone alla fine cambiano; lei racconta la realtà, rapporti veri, persone vere con tutte le debolezze, i difetti e i pregi  come Leonie che nonostante sia madre e vorrebbe esserlo , non ci riesce ; è incastrata nel suo mondo di bambina, quel mondo che le ha tolto qualcosa di necessario lasciandogli solo un grande vuoto che diventa sempre più grande: l'unico modo per restare a galla è lasciarsi cullare, dirigere da qualcun altro e quel qualcun altro è appunto Micheal , è la sua essenza , il suo punto , il suo tutto.

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"..Ma Leonie non ha istinto materno. L'ho capito quando tu eri piccolo ed eravamo andati a fare la spesa, e lei si è comprata qualcosa da mangiare e l'ha mangiato di fronte a te , e tu eri seduto lì e piangevi dalla fame . Allora ho capito. "

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" No , ti vuole bene . Solo non sa dimostrarlo. E il suo amore per se stessa e il suo amore per Micheal ..be', è ingombrante . La confonde. "

Jojo è rassegnato dal comportamento di Leonie, come se la sua anima avesse assorbito tutto e non vede più ciò che era sua madre ma solo Leonie ; è così che la chiama , non mamma , solo e soltanto Leonie, ma Jojo è anche l'esempio che basta un pizzico di amore , come quello che gli viene dato da Pop, per diventare una persona diversa dal proprio genitore, lo stesso amore che lui dà alla sua sorellina per non farle mancare nulla, soprattutto i vuoti e i buchi che a volte compaiono nel cuore.
Credo che si è capito come questa storia mi sia piaciuta tanto appunto per il realismo in cui descrive tutto ma anche perchè la Ward è capace di far trasparire vincoli di sangue fatti di amore e di violenza, di colpa e di speranza , di umanità e di riscatto . 

Consiglio questo libro a chi ha voglia di guardare l'animo umano con profondità e autenticità.

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