Gala Eluard Dalì , una donna ammaliante
Guardati allo specchio, contempla i tuoi occhi che amo, i tuoi seni che ami, il tuo sesso che amo, le tue belle mani. Ascoltati parlare , cerca di capire bene quello che dici, mia sola amica, perché io capisco soltanto il tuo linguaggio, non traggo godimento che dal tuo godimento. Lettre à Gala 1924- 1948 ( Gallimard) Inizio a parlarvi di questo libro con una delle tantissime lettere che Paul Eluard scrisse alla sua tanto amata Gala , e inizio da questa strofa perché per me racchiude tutta l'essenza di questa donna che si definisce senza arte , senza talento ma con una grande capacità di ammaliare e catturare chi la circonda. Ammetto che non conoscevo questa figura così emblematica e ammaliante , conoscevo Paul Eluard e Salvador Dalì ma non conoscevo la donna che li aveva fatti impazzire di amore e devo dire che sono rimasta molto contenta e soddisfatta di questa sua descrizione in modalità romanzata. Gala tramite questo racconto me la sono immaginata piena di colori, quasi tras