CIAO MICHELA

 


Ciao Michela , 

Ti sembrerà strano questo tipo di recensione ma credo che sia il modo più idoneo per parlare dei tuoi libri; l'unico modo autentico e profondo che potessi considerare era questo , parlarne direttamente con te, a cuore aperto proprio come hai fatto tu con noi.

I tuoi libri ho scelto di leggerli nel momento in cui la mia anima ha sentito la necessità di leggere le tue parole ; ti conoscevo già da molto tempo perché ti ascoltavo. Oh la tua voce, aveva e ha un potere rilassante, energico, empatico, difficile da spiegare!

Ho letto "Il mondo deve sapere" e cara Michela come non darti ragione nelle tue parole così ironiche e taglienti allo stesso tempo; la tua testimonianza fu pubblicata nel  2006, anche se le tue parole erano già presenti  sul tuo blog, oggi siamo nel 2024 e la situazione è peggiorata con l'unica differenza che oggi è a conoscenza di tutti ma nessuno fa nulla. Prima potevamo soltanto sospettare di essere dei numeri, oggi lo siamo e fa male che siamo considerati tali anche in un ambiente come la libreria piena di parole e di libertà, in cui l'unico obiettivo dovrebbe essere quello di formare lettori, creare rapporti, portare cultura. 

Questo fa male , per chi come è un'eterna sognatrice e idealista. Inferno e Paradiso, insieme.

Ecco , Michela, cosa si fa in questi casi? So già la tua risposta ed è per questo che trovo rifugio nelle tue parole, sono coccole e coraggio, carezze e schiaffi , salite e discese.

"Il mondo deve sapere" mi ha fatto sorridere e arrabbiare; sorridere è inevitabile dinnanzi a una egregia intelligenza ironica, così come la rabbia successiva perché cos'altro deve sapere ancora questo mondo sulle precarie e schifose condizioni lavorative?! Non c'è lavoro e quando lo si trova non si ha più una vita, non so davvero oggi cosa sia peggio!

Ciò nonostante non voglio essere pessimista, anche perché non si ottiene nulla , per cui sono sicura che, prima o poi, il singolo individuo riuscirà a concepire il concetto anche di collettività , il problema lavoro, disoccupazione, diritti, scuola sono problemi che non riguardano il singolo individuo ma l'intera collettività.

Dopo questo viaggio mi hai portata in un altro mondo , quello della maternità e famiglia , un discorso che hai completato con il tuo libro postumo " Dare la vita", ma su questo ci torneremo dopo.

Con "Accabadora" ci hai riportato indietro alle vecchie tradizioni, ai vecchi stampi familiari, stampi che hai sradicato portando alla luce - le fille d'anima- , bambini generati due volte, dalla povertà di una donna e dalla sterilità di un'altra.

Ci hai fatto conoscere Bonaria Urrai e la piccola Maria ; Maria è stata scelta ma si sono trovate insieme e nonostante non c'erano gesti di affetto eclatanti , il loro affetto l'ho percepito, me lo hai fatto percepire, così come la condanna al pregiudizio, che è la causa maggiore di fine dei rapporti.

Non ho avuto un attimo di esitazione nel mettermi nei panni di entrambe , e non con poche difficoltà , ma a Bonaria mi sono legata così tanto che alla fine è stato difficile lasciarle la mano.

Ora , arrivo a "Dare la vita" , il tuo ultimo libro, le tue ultime parole e non ci hai deluso rispettando la coerenza che ti contraddistingueva e lasciandoci in regalo un' eredità di pensiero necessaria e autentica.

"Ogni volta che si lascia alla legge corrente la possibilità di decidere chi è figlio e chi non lo è, chi è genitore e chi non lo è, si sta dando ai governi la possibilità di discriminare le persone in base ai corpi e alle loro funzioni, definendo cosa è normale e cosa è marginale , cosa può essere legittimato e cosa si può perseguitare."

Parto da queste tue parole perché racchiude il nucleo centrale di ciò che hai voluto comunicarci.

Con " Dare la vita" ci hai mostrato nuovamente come si smontano definizioni, concetti , radici e pregiudizi; ci hai accompagnato per mano nel tuo cuore e nella tua testa , illustrandoci il tuo pensiero, il tuo sapere , le tue esperienze.

Michela sei e sarai sempre fonte di luce, di intelligenza ; la prova che dinanzi ai cerchi dell'ignoranza , l'intelligenza va dritta per la sua strada. Ora siamo rimasti orfani di nuove parole ma le troveremo per te , per noi e per quelli che verranno e questa sarà la vera rivoluzione , almeno me lo auguro. 

Riascolterò , rileggerò le tue parole ogni volta che ne sentirò la mancanza ma lo farò soprattutto perché avrò bisogno di una chiave interpretativa che soltanto tu puoi mostrarmi.

Scusami se mi sono allungata troppo ,avrei potuto continuare all'infinito, ma dovevo farlo per forza.

Grazie Michela per le tue , le nostre lotte, per le tue parole, per aver condiviso le tue idee, i tuoi pensieri rendendoci tutti un po' più ricchi interiormente; le tue parole non saranno mai perse , non resteranno su uno scaffale a prendere polvere ma viaggeranno, si diffonderanno , per muoversi sempre e non restare mai ferme.

Ciao Michela!

Con affetto 

Una persona.



Commenti

  1. Meraviglioso omaggio a una grande intellettuale e a una donna unica e insostituibile che spero verrà ricordata e amata a lungo e che continuerà a guidare le menti verso orizzonti migliori ed equi per tutte e tutti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. noi ci proveremo affinché la sua eredità intellettuale non vada persa! Grazie mille per le belle parole.

      Elimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

IL BALLO DELLE PAZZE DI VICTORIA MAS

La lettura condivisa e i suoi benefici