UN' ORA DI CHRISTIAN BERGAMO
Un' ora di Christian Bergamo è una storia molto originale in cui impareremo a conoscere Camilla e Diego attraverso un'ora all'anno; soltanto una a disposizione ed è questo il patto da rispettare e da non infrangere assolutamente.
Qual è questa ora? Succede una volta all'anno , il tempo si ferma, regalandoci un' ora in cui tutto è possibile; è ciò che succede a fine ottobre, nel passaggio dall'ora legale a quella solare, ed è in questo momento che nasce la storia di Diego e Camilla, che ogni anno si daranno appuntamento in un bar.
Voglio soffermarmi proprio su quest' ora , data per scontata da tutti noi e su cui l'autore è riuscito a tessere una storia in cui il lettore, per me, è il vero protagonista poiché Diego e Camilla faranno un patto : parlare soltanto del qui ed ora, niente passato , niente futuro, e ci verranno raccontati proprio da Lucio , il proprietario del bar , unico spettatore di questo qui ed ora e lo sarà per ben ventiquattro anni.
Perché il lettore è protagonista?
Perché attraverso gli occhi di Lucio il lettore può immaginare e sognare le vite di Diego e Camilla, o almeno è quello che ho fatto io, mi sono sentita presente in quel qui ed ora, nei loro giochi , nei loro sguardi e ho provato ad immaginare le loro vite fuori da quell'ora.
Scopriremo molto anche di Lucio in queste ore, la sua vita, le sue paure, i suoi sogni , i suoi timori.
E' una storia in cui mi sono messa molto in discussione poiché ho una vera e propria paura del tempo che passa e di quello che verrà; difficile da spiegare ma molti mi capiranno.
Non ho mai pensato al "qui ed ora" e questo libro è quell'ora che dovremo permetterci tutti almeno una volta; spesso non ci pensiamo neanche al tempo che passa, troppo sopraffatti dall'ansia e bramosia di muoverci nel raggiungere obiettivi ma anche dalla vita stessa, fino a quando questo tempo ci porta i conti e ci resta solo il rimpianto di non aver vissuto realmente.
Per descrivervi meglio ciò che voglio dire userò una citazione del libro:
"Una volta mio padre mi aveva detto che lui genitore lo era diventato solo da vecchio, perché prima era troppo concentrato su se stesso per potersi dedicare a me. Lo aveva detto senza spiegarmi ciò che intendeva , quindi l'avevo tradotto a modo mio, e questo non aveva fatto altro che alimentare il mio risentimento nei suoi confronti."
Durante la storia mi sono chiesta spesso qual è il mio qui ed ora , ed una risposta me la sono data soltanto due settimane fa; non importa il tempo che passa ma soltanto le emozioni e i ricordi che accumuli durante il tragitto chiamato vita , che ti daranno forza in momenti meno colorati.
Questo libro si fa leggere tutto d'un fiato ma io ho voluto assaporarlo con calma andando, per una volta, contro la velocità del tempo che passa.
Grazie Christian per averci fatto fermare ma soprattutto riflettere sul nostro qui ed ora , regalandoci ore bellissime, non vedo l'ora di incontrarti il 4 ottobre in libreria e parlarne finalmente di persona.
Il libro vi aspetta in libreria , ma ora ditemi qual è il vostro qui ed ora?
Vi abbraccio
La vostra libraia pazza
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