Il PROFUMO DELLE FOGLIE DI LIMONE , una forte delusione


RECENSIONE

Amici belli buongiorno!
Rieccoci con una nuova recensione; una recensione, purtroppo, non positiva.
Oggi vi parlo di "Il profumo delle foglie di limone" di Clara Sanchez, pubblicato per la prima volta nel 2010 e che in Spagna ha vinto il Premio Nadal .
Un libro che avevo già letto ma che ho voluto rileggere a distanza di anni per capire se avessi provato le stesse cose, e così non è stato.
Sarà che ero più piccolina, sarà che nel corso degli anni ho letto più libri su questo argomento che mi hanno portato a migliorare e assottigliare le mie opinioni, ma non mi è piaciuto, non ho provato le stesse emozioni per cui sono costretta a bocciarlo, ma partiamo dal principio.
Questa è la storia di Julian, ebreo spagnolo sopravvissuto ai campi di concentramento , che , a distanza di tanti anni , cercherà di portare a termine il lavoro incompiuto del suo amico di prigionia : la caccia ai nazisti fuggiti.
Un lavoro per nulla facile soprattutto se si ha poco materiale tra le mani ma la fortuna, o la sfortuna, porterà sul suo cammino Sandra , una donna incinta che ha deciso di staccare da tutto e tutti per riflettere, che lo aiuterà in questa ricerca, una ricerca di persone molto vicino a lei in questo momento.
Il personaggio di Julian è stato costruito bene ; riusciamo a capire tutto il suo odio e risentimento verso le persone che lo hanno segnato in modo indelebile ; un odio che lo mantiene in vita imprigionandolo in esso , perchè quando si prova ciò che ha vissuto lui diventa difficile ricominciare , si pensa che tutto sia finito ma la testa resta indietro , incastrandolo per sempre nella prigionia del passato.

"Non sopportavo l'idea che una realtà meravigliosa come la vita, con il suo sole, i suoi alberi e le sue canzoni , fosse qualcosa di terrorizzante."

Tutto il resto della storia invece, è soltanto tanto fumo.
C'è una mancanza che ogni storia non dovrebbe mai negare : l'emozione. 
Non capivo cosa provava Sandra : la sua paura, il suo malessere , il suo amore, nulla. 
Traspariva soltanto tanto apatia.
Non mi ha trasportato emotivamente ma mi ha ingarbugliato molte volte , essendo che a tratti era tutto molto caotico.

Questa seconda rilettura mi ha portato a bocciare questa storia e la penna della Sanchez, che non mi ha convinto ed entusiasmato.
Non è un libro che consiglierei se si vuole leggere qualcosa sul nazismo e la deportazione.

Se voi lo avete letto, potete lasciare un commento per conoscere  le vostre impressioni.
Vi abbraccio

Voto : 2/5

La vostra libraia pazza

 

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