ATTI DI SOTTOMISSIONE DI MEGAN NOLAN

 


Questo è il tempo della letteratura irlandese ,che negli ultimi anni è sempre più presente nelle nostre librerie , infatti dopo il successo della scrittrice irlandese - Sally Rooney - ( in libreria con il suo ultimo romanzo "Dove sei , mondo bello " ) , abbiamo un'altra scrittrice emergente con " Atti di sottomissione" che racconta la relazione con il critico d'arte Ciaran , una relazione che diventa man mano sempre più tossica.

E' il 2012 quando i due si incontrano e da quel momento per la protagonista nasce un meccanismo di idealizzazione che non le fa assolutamente vedere gli evidenti segnali d'allarme che sono presenti tra cui l'isolamento dalla sua cerchia di amici, i suoi scatti d'ira e le umiliazioni che le riserva.

Faccio una premessa necessaria per capire la nostra protagonista , lei viveva già in uno stato di apatia e di non programmazione; conduceva la sua vita senza scopo facendo serate in cui l'unico scopo era ubriacarsi , fare sesso; senza identità in sostanza.

Vi ho fatto questa premessa perché secondo me questa è anche una causa della sua idealizzazione dell'amore in Ciaran, cercando a tutti i costi di essere amata, nonostante fosse consapevole del contrario; sente il suo corpo vuoto, immateriale, tanto che la sessualità e identità si intrecciano, ed è questa fragilità che la lega a Ciaran pensando che il suo corpo possa farsi carico della sua rabbia e dei suoi malesseri.

Questo che ha creato Nolan è un punto per riflettere sulle dinamiche uomo-donna e sul desiderio femminile; la sua protagonista è consapevole del potere che gli uomini hanno su di sé  essendo donna , e quindi consapevole anche della violenza fisica e psicologica che esercitano ma nonostante tutto lei non si sente vittima, anzi, ci sono scene in cui crede di avere il completo potere su di essi proprio grazie al suo corpo.

"Facevo di continuo errori del genere, cercando approvazione dalle persone peggiori, ma tutto quello che ottenevo erano conferme delle paure che avrei dovuto esorcizzare."

Avrebbe potuto amare e lasciarsi amare ma era intrappolata in un traviato autolesionismo.

Questa storia ha una scrittura potente , non lineare, come se fosse un diario di confessioni e sfoghi ma vince soprattutto per l'autenticità dei personaggi  e per la capacità di raccontare ciò che a volte è scomodo mostrare.

Ho trovato una caratteristica in comune con Sally Rooney , anche Megan Nolan ci parla del dolore e la disillusione di molti ragazzi e mi chiedo se non stia diventando una realtà sempre più diffusa e come mai nasce questo disagio; forse perché viviamo in un mondo sempre più precario, in cui si fa fatica a concretizzare i nostri obiettivi.

Vi abbraccio

La vostra libraia pazza


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