RESET

 



Buongiorno a tutti i miei amici lettori; oggi ritorno con una nuova recensione e vi parlo del libro di Pasqualino G. Di Blasi " Reset" edito da il gruppo editoriale Albatros Il Filo, dello stesso autore qualche anno fa lessi già "Insegnami ad amare", un libro che amai profondamente e devo dire che l'autore è riuscito a variare non risultando monotono nella scrittura ma elaborando , in Reset, una storia intensa che si svolge tra presente e futuro e che  ci fa riflettere su come la tecnologia stia trasformando la nostra vita.

Il nostro Protagonista si chiama Adam che nel futuro è un marito devoto alla moglie Elizabeth e padre di due figli che provvede ai loro bisogni con coraggio in un mondo primitivo mentre l'Adam del presente vive a New York negli anni 2000 ed è un giovane architetto e archeologo in carriera che di ritorno da un viaggio dall' antica Mesopotamia conosce David , ingegnere informatico, al quale chiederà aiuto per recuperare delle strane foto che riportano una profezia sumera apocalittica.

Se vi state chiedendo se passato e futuro siano collegati, vi posso rispondere che sì , è tutto collegato e questo viaggio partirà proprio dallo strano ritrovamento di questa profezia.

E' un viaggio che ci porterà in un mondo primitivo in cui l'unico pensiero fisso è sopravvivere alla natura, alla sete , alla fame senza la tecnologia che possa risolvere ogni problema , da solo contro le avversità della natura , un ritorno al mondo primitivo per tornare alle origini , ma perché tutto ciò? Per scoprirlo dovrete leggere questa storia che vi assicuro  è molto reale nonostante abbia delle sfumature di fantascienza perché se ci fermassimo soltanto un attimo capiremmo quanto le nostre vite siano già possedute abbastanza dalla tecnologia e il problema più grave è che non riusciamo più a vivere senza; la domanda a fine storia sorge spontanea : siamo davvero sulla strada del non ritorno o si può fare ancora qualcosa? 

Leggete questo libro in modo che riusciamo a confrontarci insieme su questo , grande punto interrogativo.

Complimenti all'autore per aver spaziato parecchio, per la proprietà di linguaggio e per la sua conoscenza culturale e vorrei ringraziarlo per aver riposto fiducia in me e per avermi dato la possibilità di leggere questa storia.

Buona lettura

La vostra libraia pazza

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